Pet pennuti
- Lisa Livorsi
- 21 giu 2024
- Tempo di lettura: 4 min
Aggiornamento: 2 lug 2024
In Italia secondo un sondaggio dell’Ansa nel 2022 erano presenti 32 milioni di animali domestici di questi 12,9 milioni erano uccelli.

Si parla molto del benessere del cane e del gatto e della loro corretta alimentazione, ma una corretta alimentazione è molto importante per tutti gli esseri viventi e spesso si tende a pensare che gli animali da gabbia siano più semplici da gestire. Questo non è per niente vero!
Gli uccelli domestici più allevati sono: pappagalli, canarini, diamanti mandarini, passero giapponese, tortora diamantina e quaglie cinesi. Alcuni appassionati allevano anche piccioni ornamentali, e in numero minore, troviamo altre specie come i merli indiani e i rapaci che hanno esigenze specifiche e per questo hanno costi più elevati.
Ci tengo particolarmente a fare una riflessione con voi: i volatili possono sembrare meno impegnativi, si può credere che necessitino di meno attenzione e cura ma questo non è vero. Ogni specie ha le proprie esigenze etologiche, nutrizionali e bisognerebbe sempre informarsi bene prima di acquistarli e rispettare le loro necessità.
I nutrienti sono definiti come i componenti della dieta da cui si ricava l'energia per mantenere la vita. Nutrendoci ingeriamo diversi tipi di molecole che possiamo o utilizzare come tali o scomporre e ricavare da esse i precursori per la sintesi delle macromolecole strutturali e funzionali necessarie per l’organismo.
I nutrienti possono essere grossolanamente suddivisi in:
Macronutrienti: costituiscono la maggior parte della dieta → lipidi, proteine, carboidrati e acqua.
Micronutrienti: costituiscono una piccola parte della dieta→ includono vitamine e minerali.
In ambito nutrizionale ogni specie è a sé stante e presenta differenti caratteristiche nella fisiologia del tratto gastrointestinale (GI), nel metabolismo dei nutrienti, nelle dimensioni del corpo ecc. Siccome la determinazione degli esatti fabbisogni nutrizionali di ogni specie è di difficile attuazione si utilizza come modello quello che conosciamo meglio, ovvero il pollame. Questo modello si adatta molto bene in particolare per le specie granivore (si nutrono di semi).
Utilizzando questi dati di base, alcuni dati empirici e studi sul campo riguardanti le abitudini alimentari adottate in natura, sono state elaborate delle raccomandazioni per la concentrazione adeguata dei nutrienti.
Nel corso delle prossime settimane approfondiremo le diverse necessità principali degli uccelli da gabbia. Oggi in particolare parleremo del fabbisogno di acqua.
L’acqua spesso è data per scontata, ma è il nutriente più essenziale e il primo requisito per la vita. Basta pensare che esistono organismi in grado di vivere senza ossigeno ma nessuno può vivere senz’acqua. Il ricambio di acqua nel corpo supera quello di qualsiasi altro nutriente. Una riduzione del 10% del contenuto corporeo di qualsiasi altro nutriente di solito non provoca effetti evidenti ma, una riduzione del 10% dell'acqua, sotto forma di fluidi corporei, causerà sintomi di grave disidratazione. Una riduzione del 20% dei liquidi corporei è fatale.
L'acqua può essere introdotta nell’organismo in forma libera (acqua potabile), attraverso gli alimenti oppure può essere direttamente prodotta dall’organismo (acqua metabolica).
Gli uccelli hanno un fabbisogno idrico più ridotto rispetto ai mammiferi in quanto hanno un metabolismo più rapido e conseguentemente producono più acqua metabolica. Inoltre, nel corso dell’evoluzione hanno elaborato una strategia per l’escrezione dell’azoto differente rispetto ai mammiferi che richiede meno acqua (acido urico vs. urea).
Il fabbisogno idrico è più elevato nei soggetti giovani, in particolare nei pulcini appena schiusi, rispetto agli adulti. Gli uccelli di piccole dimensioni hanno fabbisogni idrici più elevati avendo una percentuale di evaporazione corporea maggiore. Un’eccezione è rappresentata dalla cocorita (Melopsittacus undulatus) nonostante le sue piccole dimensioni consuma solo il ~5% del suo peso corporeo in acqua al giorno, probabilmente un adattamento evolutivo dovuto alle condizioni estremamente aride del suo habitat naturale.

I pulcini ben idratati hanno una pelle dall’apparenza carnosa, mentre i disidratati hanno una pelle dall’apparenza tesa e secca. Se notate che il pulcino è disidratato controllate che venga correttamente alimentato dai genitori e che nella gabbia sia disponibile alimento e acqua. Se non siete esperti evitate di somministrare direttamente nel becco acqua perché è estremamente facile farla andare di traverso negli uccelli, piuttosto contattate il vostro veterinario esperto in animali esotici in modo che vi dia le corrette istruzioni.
L’acqua deve sempre essere lasciata a disposizione e va cambiata regolarmente, gli uccelli spesso si rifiutano di bere acqua calda. E’ necessario fare particolare attenzione alla pulizia del beverino; disinfettarlo con aceto (che va abbondantemente risciacquato) o immergendolo rapidamente nell’acqua bollente possono essere buone abitudini per evitare la presenza di batteri nocivi. La posizione del beverino e di tutte le altre ciotole nella gabbia deve essere studiata correttamente, in modo che in esse non finiscano le deiezioni. A volte, le fonti d’acqua esterne per gli uccelli, come un rubinetto che gocciola continuamente, possono ospitare la crescita di alghe (organismi monocellulari verdi) esse sono innocue per gli uccelli e in realtà rappresentano un'eccellente aggiunta nutrizionale alla dieta. Le alghe non sono nulla di cui preoccuparsi, poiché crescono abbondantemente in qualsiasi fonte d'acqua naturale.
L’acqua può rappresentare anche un ottimo arricchimento ambientale, offrire una bacinella d’acqua può permettere agli uccelli di farsi il bagno, curare le proprie piume e svolgere interazioni sociali. Anche in questo caso l’acqua va poi tolta dalla gabbia e il recipiente va pulito accuratamente per evitare l’accumulo di deiezioni.
Come potete vedere anche solo dare acqua ai nostri pet volanti non è una cosa da poco!
Vedremo insieme qualche altro dettaglio sulla loro alimentazione nei prossimi articoli.
Fonti:
FASCETTI-DELANEY-LARSEN-VILLAVERDE. Applied veterinary clinical nutrition. 2° ed., 630 pagg., 10 ill., John Wiley & Sons, settembre 2023
Black, R. G. water in cage bird nutrition. AFA Watchbird, 8(5), 36-39. https://watchbird-ojs-tamu.tdl.org/watchbird/index.php/watchbird/article/view/2047
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