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Pet Anziano? Scopriamo come nutrirlo al meglio.

  • Immagine del redattore: Lisa Livorsi
    Lisa Livorsi
  • 26 lug 2024
  • Tempo di lettura: 4 min

Ogni fase della vita ha le sue caratteristiche e le sue esigenze.



cane anziano

Per prima cosa, il tuo pet è anziano?


Può sembrare una domanda banale, ma non lo è.

L’età anagrafica non sempre coincide con quella fisiologica. La specie, la razza, la dimensione corporea, la genetica, l’ambiente esterno e lo stato nutrizionale influiscono in modo unico sull’invecchiamento di ogni soggetto.


Nelle due tabelle che seguono sono indicate le età in cui un cane e un gatto iniziano ad essere considerati anziani e geriatrici.


Cane

Anziano

Razze di taglia piccola-media (<22,7 Kg da adulto): 7-10 anni

Razze di taglia grande o gigante (>22,7 Kg da adulto): 6-8 anni

Geriatrico

Razze di taglia piccola-media (<22,7 Kg da adulto): ≥11 anni

Razze di taglia grande o gigante (>22,7 Kg da adulto): ≥9

Gatto

Anziano

Da 11-14 anni

Geriatrico

≥15 anni




Quali sono i cambiamenti a cui vanno incontro i pet anziani?


Gatto anziano

L’invecchiamento è un fenomeno complesso e multifattoriale. Un po’ di pelo bianco, una maggiore lentezza dei movimenti, la perdita parziale dell’udito e della vista sono alcuni esempi di piccoli problemi che possono avere i cani e i gatti che iniziano a diventare anziani. Il corpo però va anche incontro a delle modifiche meno visibili dall’esterno.


Il metabolismo nella maggior parte dei soggetti anziani rallenta, di conseguenza, la dieta e le abitudini di vita devono adattarsi alle sue nuove esigenze. Ovviamente la dieta è un fattore fondamentale per un invecchiamento in salute e va pensata individualmente con molta attenzione. I pet anziani sono più suscettibili ad eccessi e carenze quindi bisogna fare molta attenzione a fornire una dieta bilanciata in modo corretto. Di seguito vedremo le principali caratteristiche della dieta del cane e del gatto anziani, non affetti da particolari patologie.



Accorgimenti da adottare per la loro dieta:


Quando si valuta la dieta di un pet anziano bisogna tenere presente che la vecchiaia incide:

  • sui cinque sensi,

  • sulla salute del cavo orale,

  • sulla percezione della sete,

  • sulla funzione digestiva e di assorbimento,

  • sul sistema muscolo scheletrico,

  • sul sistema immunitario,

  • sulle capacità cognitive.


I pet anziani possono avere quindi delle problematiche come un indebolimento dell’olfatto e del gusto che potrebbero rendere necessari degli alimenti più appetibili, ovvero con odori e texture in grado di attirare maggiormente. La capacità di assorbimento dei principi nutritivi può essere più o meno compromessa per questo è importante fornire alimenti facilmente digeribili. Anche la flora intestinale subisce un impoverimento del numero di specie presenti (se vuoi saperne di più leggi gli articoli dedicati al microbiota).


Prima di tutto consideriamo il nutriente più importante: l’acqua! Deve essere sempre fresca e a disposizione. I fabbisogni sono simili a quelli di un pet adulto ma si ipotizza che il senso la percezione della sete diminuisca nei soggetti anziani, come avviene nell’uomo. Controllate quindi che il vostro pet beva a sufficienza. Per aiutarlo potete ricorrere a cibi umidi o ad estrusi a cui aggiungere un pochino di acqua. Cercate di rispettare sempre le loro preferenze tra acqua corrente e ferma (se vuoi saperne di più leggi l’articolo dedicato all’acqua).


Tra il cane e il gatto anziano esiste una differenza per quanto riguarda il contenuto di energia della dieta.

Il cane anziano necessita di una diminuzione del contenuto di energia della dieta che varia da soggetto a soggetto. Una vita meno attiva, il rallentamento del metabolismo, la diminuzione della massa magra sono alcuni dei fattori che vanno a imporsi su questa scelta. In alcuni soggetti fornire gli stessi livelli di energia dei cani adulti comporterebbe un eccessivo aumento della massa grassa con i conseguenti problemi di salute.

Il gatto anziano (dopo i 12 anni) contrariamente non necessita di un ridotto apporto calorico nella dieta, anzi i suoi fabbisogni energetici durante la vecchiaia aumentano. Questo è dovuto a una maggiore difficoltà nella digestione dei grassi che porta a un bilancio energetico negativo con relativo deperimento. Nei gatti si assiste quindi a un’inversione di tendenza rispetto alla loro situazione nella vita adulta in cui, nella maggior parte dei soggetti, è importante contenere il contenuto calorico della dieta per evitare l’obesità. Non solo la quantità dei grassi va aumentata ma vanno offerti grassi di buona qualità, ricchi di EPA, DHA e acidi grassi a media catena.

In generale è bene precisare che i livelli di energia della dieta andrebbero adattati con regolarità impedendo all’animale un’eccessiva perdita di peso e di massa magra che tende a verificarsi nei soggetti geriatrici.


Le proteine nei pet anziani sani non vanno diminuite, contrariamente vanno aumentate. Infatti, con l’età oltre alle difficoltà digestive e di assorbimento insorge una minor capacità di biosintesi delle proteine. E’ necessario fornire proteine di buona qualità e facilmente digeribili. Nei gatti, che come detto prima, presentano una maggiore difficoltà in età avanzata a digerire il grasso, le proteine possono anche essere utilizzate per la sintesi di energia andando a rendere meno negativo il bilancio energetico dell’organismo.


I pet anziani tendono alla costipazione quindi nella loro dieta è necessario un buon apporto di fibre sia solubili che insolubili, che lo aiuteranno a regolarizzare il tratto gastrointestinale.



Integrazioni


Per il benessere dei pet anziani è buona norma fornire alcuni integratori:


  • Vitamine liposolubili (A, D, E,K)

  • Vitamina B e B12.

  • Antiossidanti, omega 3, L-carnitina.

  • Probiotici e Prebiotici.



Come gestire i pasti?


cane anziano che mangia

Dobbiamo inoltre tenere a mente che è molto importante effettuare tutti i cambiamenti connessi alla dieta in modo estremamente graduale, non più nell’arco di alcuni giorni ma in di diverse settimane, in modo da dare il tempo al sistema digerente di adattarsi ed evitare eventuali fastidi intestinali. La dose giornaliera andrebbe fornita in piccoli pasti durante la giornata per migliorare i processi di assorbimento delle sostanze nutritive e preferibilmente ad orari stabili. Utilizzare degli alimentatori automatici potrebbe aiutare nelle gestione quotidiana del pet anziano.




Hai visto a quante cose devi stare attento?

Prenditi cura dell’alimentazione, della salute del tuo pet al meglio per garantirgli una vecchiaia serena. Non dimenticare di continuare a stimolare la sua mente.





Fonti:


  • FASCETTI-DELANEY-LARSEN-VILLAVERDE. Applied veterinary clinical nutrition. 2° ed., 630 pagg., 10 ill., John Wiley & Sons, settembre 2023

  • Biagi, G., Chiofalo, B., Cutrignelli, M. I., De Angelis, A., Fusi, E., Meineri, G., ... & Sandri, M. (2021). Nutrizione e alimentazione del cane e del gatto.

  • FEDIAF (2017). Scientific Advisory Board Statement Nutrition of senior dogs.

 
 
 

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Lisa Livorsi

Dottoressa Lisa Livorsi

Laurea magistrale:
Scienze Animali curr.

Animal Nutrition and Feed Safety 


Laurea triennale:
Produzioni e gestioni di animali in allevamento e selvatici

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