Nutraceutica e alimenti funzionali
- Lisa Livorsi
- 17 mag 2024
- Tempo di lettura: 3 min
“Che il nutrimento sia la tua medicina e la medicina il tuo nutrimento”, Ippocrate.
Di anno in anno siamo sempre più consapevoli di quanto è importante quello che mangiamo per la nostra salute, questo ovviamente vale anche per gli animali. Oltre ai fabbisogni nutrizionali per le diverse specie e le loro diverse fasi di vita ci si sta concentrando anche su alimenti che non sono strettamente necessari a livello nutrizionale ma che mirano a migliorare la salute degli animali andando a supportarne il metabolismo, il sistema immunitario, la salute delle articolazione e delle ossa, migliorando il controllo delle condizioni psicofisiche, contrastando i processi di invecchiamento cellulari ecc. Queste parole vi suoneranno famigliari infatti, è estremamente comune trovare queste diciture sui prodotti secchi e umidi ideati per i nostri amici a quattro zampe.
Nel 1989 Stephen De Felice, un nutrizionista e biochimico statunitense, coniò il termine nutraceutico per indicare alcune sostanze biologiche aventi caratteristiche preventive, riequilibrative, terapeutiche e protettive a livello psicofisico, contenute in certi alimenti. Per nutraceutico si intende quindi: “qualsiasi sostanza che possa essere considerata un alimento o parte di esso e fornisce benefici medici o sanitari, compresa la prevenzione e cura delle malattie”. Il termine viene anche esteso agli alimenti stessi che contengono queste sostanze; tuttavia la corretta definizione di alimento funzionale è: “qualsiasi alimento o ingrediente alimentare modificato che può fornire un beneficio per la salute oltre i nutrienti tradizionali che contiene”.
Un alimento nutraceutico pertanto viene consumato semplicemente per il suo effetto positivo sulla salute o per i suoi benefici nutrizionali piuttosto che per il suo gusto, sapore o aromaticità.
Secondo alcuni, gli alimenti funzionali rappresentano l’evoluzione moderna dell’alimentazione. Per gli esseri umani questo campo è già stato largamente esplorato mentre per gli animali ci sono ancora molte cose da scoprire; esistono molti studi svolti con l’intenzione di validare queste sostanze, alcune già conosciute e utilizzate in antichità, sia a scopo nutrizionale che nutraceutico. Questi alimenti funzionali sono in grado di modulare l’eziologia di alcune patologie croniche, del cancro, dell’osteoporosi e del diabete. Alcuni esempi di sostanze nutraceutiche sono: probiotici, prebiotici, nucleotidi ma anche alcuni fitoderivati. Nella rappresentazione schematica sottostante, tratta da Wildaman del 2000, sono riportate le principali sottocategorie.

La naturalezza di queste sostanze, il loro effetto positivo sulla salute e la loro sicurezza sia per l’animale che per l’uomo, le rendono molto interessanti da includere nei prodotti commerciali. I principali effetti benefici riconducibili a estratti di piante e frutta sono antiossidante, antimicrobico e il miglioramento della risposta immunitaria. Esiste però una problematica rilevante nell’utilizzo di alimenti funzionali nella dieta dei nostri amici a quattro zampe; le sostanze biochimiche artefici degli effetti benefici spesso per loro hanno un gusto sgradevole e sono molto ricche di fibre, caratteristica che ne limita il quantitativo d’ingestione. Aziende specializzate si occupano quindi dell’estrazione di queste sostanze permettendo il loro impiego in quantitativi efficaci all’interno delle diete. Le nuove tecnologie consentono di isolare e concentrare i principi attivi di alcuni alimenti, ma anche di piante, frutti, vegetali e fiori. In questo modo possiamo esplorare al meglio le loro funzionalità e le loro sinergie, sono queste ultime ad avere i risultati più interessanti. Nelle piante si trovano delle sostanze fisiologicamente attive, dette fitochimiche, esse sono composti naturali sintetizzati dalle piante che non sono classificati come nutrienti ma possono appunto esercitare un beneficio per la salute quando consumate.
Molte scoperte sono state fatte in questo campo negli ultimi decenni e moltissime ce ne sono ancora da fare. Chissà quali altri interessanti vantaggi potremo sfruttare dalla maggiore conoscenza degli effetti che gli alimenti e i loro componenti hanno sul nostro organismo e su quello dei nostri amici animali.
Fonti:
alimentazione del cane e del gatto.
Trecani “Nutraceutico” https://www.treccani.it/enciclopedia/nutraceutico_%2528Lessico-del-XXI-Secolo%2529/
Bontempo, V. (2005). Nutrition and health of dogs and cats: evolution of petfood. Veterinary research communications, 29, 45-50.
Wildman, R.E.C. 2000. Classifying nutraceuticals. In: Handbook of Nutraceuticals and Functional Foods. (R.E.C. Wildman, ed). CRC Press, Boca Raton, Florida, p13-30.
Rutherfurd-Markwick, K. J., & Hendriks, W. H. (2003). Functional foods and nutraceuticals for cats and dogs.
Comments